sabato 23 febbraio 2008

Mangiamose 'na fettina di mare

Il sabato è giorno di spesa intelligente e di allenamento intensivo dei riflessi nel traffico. Mercati rionali, discount e hard discount, una puntata al bar per il cappuccino, osservare le persone, guardare gli attici e i balconi in cerca della primavera, scattare foto fast di case anni '50 mentre i vigili disintasano gli accessi di una piazza collassata da un incidente. E che ti trovo in una banchetto?: "Il mio pranzo giapponese", un insieme plastichetto di sushi, sahimi, nigiri e wasabi con le bacchette, poggiabacchette, piattini e coppette e-sa-t-ta-men-te della stessa forma di quelli del Take, dove ieri Gianluca e Kanako avevano organizzato il primo Blog-Sushi romano.

Che dire. Era il mio primo sushi e ho battagliato con le bacchette, ho divorato lo zenzero in agrodolce, avrei mangiato altri due piatti di verdurine in tempura (spettacolare il ventaglio di pasta), mi sono fermata più di una volta mentre sentivo la particolare consistenza dei quadretti di tofu della minestra di miso. E il sapore di mare del buon pesce fresco è qualcosa di inenarrabile. Quei hosomaki (rubo alla wiki) sono cibo per raffinati. La cucina giapponese è una galassia diversa e di conseguenza mi incuriosisce ed attira sin dalla prima volta che lessi, in Kitchen, la prima parola magica, katsudon...

Non sono riuscita come al solito ad aprofondire un minimo di conoscenza umana e di gossip bloggheschi (il tuo blog, il mio blog) con alcuni presenti, anche perché il locale raccolto non permette le caciarone tavolate romane standard ed eravamo divisi in due tavoli; ma confido in un secondo round, anche perché devo approfondire la sezione "dolcetti che mangia sempre Doraemon". Intanto, eccoci qui, immortalati dalla ultrapiatta di Kanako nonché dalla ultraprofessional di Damiano.

domenica 10 febbraio 2008

Portare gli orecchini al posto degli anelli

Assurdo, potrei guidare per parecchio tempo in questa notte e su questa autostrada, senza riflessi di città e di finestre che si specchiano sui cofani e scivolano come fanno i pensieri; oppure camminare tra queste masse arboree enormi ed ordinate a quinconce, percepire sensazioni e forze non scritte in nesun manuale universitario studiabile, tagliare il silenzio con le mie forbicette da coltello svizzero, farci dei capolavori di rifugio. Sto distratta così, immaginandomi sdoppiata e triplicata e scoppiata pure, tignosamente aderente alla linea bianca, in modo di come resistere, "che non succeda", dico, "un'altra volta". Ma no, persino tu lettore lo sai benissimo, appena dopo la curva scoppiano tutte le luci della città che si avvicina, si accalcano tante di quelle sensazioni e frasi e io sento che manca qualcosa nella macchina, qui a lato, questo mancare ha una forma precisa che brucia come guardare un eclisse ad occhio nudo e mi si materializza per l'ennesima volta sulla retina, non posso chiudere gli occhi o vado a sbattere, e penso mentre tolgo il piede dall'acceleratore che forse, una volta, quando ti avrò dimenticato - mai -

mercoledì 6 febbraio 2008

Intervallo di terza

So' una un po' fanatica. Le elezioni, il 6 Nazioni, lo snooker, i libri che mi piacciono, ci sto concentratissima. Ieri seguivo via commenti (pur di non battagliare a istallare il .pls della diretta... era tale il silenzio che nemmeno i tasti volevo sfiorare) i Z-Blog Awards, a notte fonda; ma si fece tardi, e nulla seppi. Ora scopro che sono arrivata terza nella mia categoria, e mi ci sono fatta un bel sorriso che abbraccia tutti coloro che mi hanno apprezzata. Grazie.

domenica 3 febbraio 2008

Del perché il blogger (di solito) ama il convivio

Raccolgo da Luca e rilancio questa proposta, perché pur essendo una cosa che ci viene naturale, nessuno ne ha mai parlato..

Il buon blogger, avido in/out di notizie e di vivere altrui, spesso sta davanti al monitor con un panino, mezza fettina di capocollo, una montagnina di nutella sulla fetta biscottata, il bigné di San Giuseppe, una cassatina. Alzi la mano colui che almeno una volta non si sia posto davanti al monitor con qualcosa da mettere sotto i denti, a ore tarde e ore antelucane, presto la mattina o insieme al caffé del pomeriggio. E' naturale allora che le prime volte che lettori e blogger, o commentatori e scrittori, s'incontrino per dar forma umana a una conversazione web, non sia nel silenzio di una biblioteca o davanti a quel palazzo - che hanno tutte le città - dove è comune incontrasi tra sconosciuti, ma davanti a una colazione come si deve, pranzo o cena: e non a caso, perché davanti al cibo una persona mostra molto di più di quanto scrive o delle cose che dice: l'atteggiamento davanti alle cose dolci, alle salate, sè il cibo è freddo o molto o scarso, se si è impazienti o no, raffinati gustatori o semplici trangugiatori, tutto ciò può essere traslato e aiuta a completare una personalità che il web fa soltanto intravedere. I blogger sono persone vitali (come altrimenti si fa a tenere aggiornato e far durare il nostro angoletto in rete?) e di conseguenza eredi di scrittori e poeti non meno che di filosofi e scienziati, anche loro di solito ottime forchette: e aggiungerei che i blogger tecnici (specialistici) possiedono inoltre una pars ludica in più, che - oltre alla condivisione specifica, alla conversazione seria che continua - si esprime bambinescamente nelle cene e i pranzi, e lascia un sorriso condiviso, da continuare a condividere, che dura fino alla cena seguente...

sabato 2 febbraio 2008

Post da 50 copecchi

Come mi piacerebbe avere l'Eeepc per navighicchiare e twittare mentre vedo la prima partita del Sei Nazioni. Ma per il momento tratto la cosa come fosse un modello nuovo di macchina: aspettare può essere saggio. Vedere che offerte ci mettono sopra i provider, se qualcuno me lo presta provarlo (la tastiera non dovrebbe darmi problemi, avendo io le mani piccole) e così via. Poi deciderò.

E dovrei parlare di questa ascesa del rugby. Uno sport ancora umano. Mi fa paura vedere intorno tanti sponsor.

Per finire, alcuni punti fermi: lunedì si prevede una BlogCena con annessi e connessi (foto, twit, notizie fresche and so on), martedì si sapranno (in diretta) i vincitori dei Z-Blog Awards, mercoledì Le Ceneri, giovedì non più trippa, venerdì baccalà e ceci, sabato ci sono gli Efterklang all'INIT (per coloro che dicono di amare la musica elettronica), domenica maledetta domenica...

Update: Un'altra cena, sì. Ma è l'organizzata da Gianluca e Kanako, il primo Blog-Sushi della capitale! Inutile che ve lo sto' a di'. Aderite numerosi.