Appunti usciti dalle tasche
Niente Tumblr, per adesso. Questo blog rimane un mio blocchetto fatto di foglietti sparsi nelle tasche o sperduti nella borsa, pezzi di paginette sfuse come quelle che - non è capitato qualche volta a te, o lettore? - possono un giorno fermarcisi davanti: ecco una lista della spesa di non so chi, trovata per terra, la scrittura che tradisce fretta o concentrazione - se va verso l'alto è ottimistica oppure lo scrivente era storto/a o di corsa, se va verso il basso era in giornata nera -. Ma su di una cosa si può essere d'accordo, è che trovare delle liste o delle lettere per terra o delle note manoscritte di qualunque tipo, a me almeno, lascia come una tenerezza, come un senso di vicinanza umana che soltanto lo scritto a mano può trasmettere, un tempo fissato lì che per caso mi si ferma davanti e c'è da qualche parte un muscolo emotivo che fa crac, e vorrei sapere qualcosa di colui o colei, e allo stesso modo ma non per lo stesso motivo - perché so molto di me - fatico molto a rompere i miei appunti della sera tardi o della mattina presto, le maiuscole storte e le minuscole illeggibili, animaletti arruffati e miei come le impronte digitali...Insomma, via co' 'sti appunti:
Un blog in romanesco (e dopo andate a visitare i links)
Una mostra curiosa e sicuramente interessante (via Nova)
Un concerto che non vorrei perdermi, ma - ma - (per i Trabant)
Una cena e un Camp importanti (via PiùBlog)
La pagina delle BlogBeer (mettetela nel lettore di feeds)
E... sì, ciavevo artro da di'... è che nun me ritrovo er fojetto...
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