domenica 24 settembre 2006

Una passeggiata in autunno



Borgo di Tragliata, fontanile

Che tu non sia sincera con me, città, lo sapevo già da prima: non sei la prima che mi nasconde la propria natura ruvida, oscura. Che dall'alto tu sembri un animale composito, un'amalgama affettuosa di contrasti stesa tra i castelli e il mare, non mi ha nascosto la sotterranea piovra, il cui becco assorbe dal Tridente l'energia che il Tevere raccoglie, le luci di più di 2000 anni, gli odori di abitanti e foranei. Ma come cefalopodo sei timida tu, città che mostra oggi le sue biciclette - ognuna sormontata da un sorriso - sotto un sole tagliente, che indurisce i profili e le ombre. Nuvole di un negativo d'inchiostro, la foschia, sono le tue armi della domenica, quelle che entrano dalle finestre aperte alla mattina: e io, che vado in bici (o in moto) soltanto nei sogni, sono scappata via, vergognando mi un po' di non essere ecologica, lungo uno dei tuoi lunghi tentacoli.

Via Boccea, come la Portuense, la Collatina, etc, è un susseguirsi di alte case, circonvallazioni, incroci da incubo, asfalto ferito e bucato in ventose che sfiorano i pneumatici; e sempre le salite e le discese, le curve del tentacolo che si restringe. Poi ville, poi fattorie stupende, olivi dai riflessi d'acciaio, mucche da cartolina, eucaliptus chinati a spiare i passanti, gallerie di cerri, campi smeraldo, terreno grigio pronto a produrre, cantine nascoste di vino nei dintorni di Torrimpietra: la campagna romana.

Mi chiedo se in primavera, in estate, c'è la stessa luce, e mi dico di no; ora ci vuole il pomeriggio per tirare fuori dai casali di Tragliata i riflessi dorati dalla pietra e dal tufo. Il sole pigro rimane ingabbiato nella fonte, a veder crescere insetti panciuti, dalle lunghe zampe con le quali planano a pelo d'acqua, che salgono alla superficie in bolle dai riflessi di un oro bordato di verde: è la stagione in cui si festeggia il vino nuovo, in cui è buono riflettere passeggiando in mezzo agli orti, guandando negli occhi gatti e maialini appena nati. E' la stagione dei piccoli passi, dei viaggi minuti...

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