giovedì 14 settembre 2006

The Weight of Notes

Ho rifiutato per anni di sentire il Requiem di Mozart. La sola parola mi faceva scuotere la testa e andarmene, fisica o psicologicamente. Finché non sono capitata nella versione di "Amadeus". Il film supera per me una certa soglia di kitschità, ma posso perdonare tutto, perchè c'è quella magia immensa che è la sua musica, unica sempre, sempre inno alla vita.

Un giorno l'ho comprato insieme a qualche n.1 o 2 di fascicoli sui grandi maestri della musica, etc. L'ho sentito prima distrattamente, poi con più impegno. Di notte. In macchina. Mentre traducevo.

All'Auditorium l'Accademia di Santa Cecilia celebra quest'anno Mozart con un programma curioso, un approccio (mi sembra) non populista. Alla fine, dopo giorni di composizioni scelte e bellissime, troneggia l'immancabile. Vediamo se riesco a trovare un biglietto che mi permetta di essere investita dal muro di dolore, pentimento, fede, speranza e gioia assoluti, concentrati dentro quelle note...

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