sabato 6 maggio 2006

Absolute beginners

La massaie, il sabato, scendono al discount con la maglietta impattaccata e i capelli da lavare, l'ombra della sigaretta sul labbro, il camminare strascinato. I cassieri sono lindi, di sabato, e bevono caffé veloci mentre avanzano i nastri neri, pigiando i tasti della cassa e carezzando il denaro come se invece di cassieri fossero bookmakers dietro al finestrino. Il sabato, i negozi di scarpe sono presi d'assalto: basta fermarsi alle vetrine di quelli più grandi per vedere come in un film accelerato le scene delle prove, guardarsi i piedi di fronte e di lato, i compagni occasionali dei divanetti che ci guardano con occhi inespressivi. Il sabato è più buono il caffé dei mercati, il sabato si guarda il cielo e lo si prega come a una divinità antica: il sabato si guardano le rose fiorite, le zagare profumate, i boccioli dei ligustri che stanno dimenticati sui marciapiedi, come tanti altri alberi accanto ai quali passiamo tutti i giorni. Gli scrittori, il sabato, buttano più pagine stroppicciate del solito nei cestini, intontiti dall'odore degli arrosti che sale dai cortili, e finiscono per rifugiarsi in bagni caldi, con vicino la sigaretta e la radio che gracchia di Mondiali e politica spicciola.

Nessuno sa di un arcobaleno di scritture. O si?

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