lunedì 12 giugno 2006

Fuga dopo i primi quarantun minuti

Mentre l'Italia si mangia due occasioni con il Ghana, della Nazionale di rugby, impegnata in Giappone e poi sabato contro le Fiji, non importa invece un fico secco a nessuno. Ingiustizia, per me che non considero il calcio una religione. Rigoverno e fuggo dal televisore, ma da fuori montano le onde crescenti ad ogni movimento della squadra che si avvicina alla porta avversaria e che precede al climax dell'urlo liberatorio; ecco, come adesso.

Pazienza. Mi metto le cuffie. Io non sono capace di fare un post intero sulla musica che ascolto e i suoi annessi e connessi. Per quello ci sono blog ben più autorevoli (per esempio, partiamo da qui). Ma quando Mr. Berberecho (che è spagnolo, natürlich) posta per la seconda volta su Moka una canzone del ragazzone che ascolto quasi continuamente nelle ultime settimane, è bene che io spenda un paio di frasi in proposito.

L'Extremadura è una regione che ha sempre avuto tra noi fama di inospitale. Niente industrie, caldo eccessivo, paesaggi brulli: olivi, peitre, maiali allo stato brado, roveri, roverelle e molta povertà. Nel momento in cui il paese si è rialzato dal lungo sonno e messo a correre fino a quasi scavalcare tutti i paesi europei, è partito anche il recupero delle terre dimenticate, che possiedono tesori d'arte e paesaggi incontaminati (nonché i migliori prosciutti crudi dell'intero territorio eccetto, ovviamente, quelli che si seccavano in soffitta da mia nonna castigliana) e che hanno dato i natali al ragazzone di cui sopra. Lui mischia l'afrobeat con la bossa, spruzzi del jazz di Monk riscaldati a fuoco con il funk e via di seguito, architettando dei ritmi irresistibili (provate con Toda Mojaíta o Limón en la Cabeza (Un limone sulla testa) , che s'incollano e fanno ancheggiare e battere mani e piedi anche alle cicciotelle perenni come me.

Gli va dato il merito di fornire l'ascolto quasi completo di tutto quello che ha pubblicato, anche qui. A chi piace, si può strafogare. A chi no, cercasse altrove qualcosa che lo stuzzichi. Gool night.

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