venerdì 9 giugno 2006

Fattore di rigenerazione cellulare



Tor Bella Monaca, Le Torri

Ferite. Avrei voluto essere in qualche tredicesimo, con davanti la città indolente che mi guarda un attimo e poi più nulla, come tanta gente che non ferisce né accoglie, ma sta accanto a me e va. E smettere di vederti bambino in bicicletta, o studente rasente i muri, o addetto a la plonge che esce dal ristorante con le mani bagnate, lo straccio bianco da far male agli occhi, e lo sguardo a bere il cielo. Smettere di sentire nell'auto-abbraccio, dallo specchio del bagno fino allo spazzolino delle 23, lo scatto delle lame affilate: domande dentro, silenzi da sgonfiare. Non adesso, non ho le forze, la macchina un po' morde un po' carezza il raccordo. Lo stradone di TorBellaMonaca è a scorrimento veloce e sbiancamento assoluto del pensiero. Mi lascio dietro le alte torri, approdo di altri, di altri castello e riposo. Pensare: la radio. Davanti e dietro due camion Minerva leggeri, come serigrafati: per un po' di secondi galleggiamo insieme, mentre premo la T di Tuner e mi sposto a sinistra, veloce, veloce. T di Turner. Slow.

<< Home