sabato 15 aprile 2006

Pick a bale of cotton

Una luce piatta, solida, scuote le zanzariere ed entra sfrontata in cucina, scivolando da sotto una garza di nuvole indecise. I riflessi sulle pentole si muovono lentamente, girando verso la notte. Scrivo automaticamente le ultime pagine di una traduzione. In sottofondo, Leadbelly da il ritmo esatto ad un lavoro a cui mi sono ridotta, come sempre, a ultima ora. E mentre lui mi passa uno ad uno i sacchi di cotone, il sole tramonta e le pagine scorrono, mi viene giù una sensazione di pace dentro non dovuta all’ora o allo stato d’animo… Domani uova sode, shapes of eternity. E agnello, il miracolo di una carne che profuma da sola, da carezzare con un rametto di rosmarino, e che può essere gustata soltanto in silenzio.

A tutti (in ritardo, a coloro che hanno già mangiato le erbe amare) Buona Pasqua.

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