sabato 9 aprile 2005

Cardiochirurgia

Inquadrato dai divaricatori toracichi
cuore,
non chiedere, non fiatare:
taci.
Chi dovrebbe,
non ascolta tutto quel tremolare
d'amore,
concentrato com'è nel sé.
Mantengo i miei indicatori
vitali
all'interno del tratto, infinito,
tra l'incassare e lo spegnersi.
Di lui una trasfusione
vorrei,
non l'abbandono di un re
che taglia, cauterizza,
ricuce. Per poi andare a casa e dormire
senza
sognarmi.

Cuore stupido,
batti.

<< Home