lunedì 3 settembre 2007

Escape



Il fiume Aniene a Fiumata, vicino a Filettino.

Oggi sono stata per più di un ora in uno di quei supermercati obbrobriosi di cui la città si sta circondando, uno più grosso dell'altro, incastrati in megacentri commerciali. Abituata come sono a non guardare le vetrine bensì le facce ed i movimenti, mentre camminavo mi partiva quella scrittura automatica di pensieri che spesso va a finire sul blog - il mio solo modo di riportare delle sensazioni - che alle volte nemmeno riesco a concretizzare sulla cartapost, trascinata da altre e spesso altrui priorità e bisogni. Ma il rumore della città è assordante. Non il traffico, non il caldo, non la maleducazione del romano guidatore, ritornata con l'ultimo bollino nero o giallo o bordeaux.

Tentavo di scrivere del suono dei faggi morsi dal primo vento freddo e provavo a ricordare. Oppure della passione del fiume sul muschio. La tenacia dell'edera e l'indolenza dei cavalli al pascolo.

Niente. Un vociare informe. La nausea di Sartre allo stato estremo. Volevo riprendere la macchina e non tornare mai più, rifugiarmi nei boschi accanto alle volpi. Invece racconterò..

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