Un pensierino della sera
Ogni tanto guardo la stazioncina meteo di casa. In questi giorni di calura, e come è già capitato in altri anni di caos climatico, la previsione del barometro è "nuvolette con pioggia". Sicuramente ciò è valido, mi dico, in Germania, in Svizzera, o in altro tempo in cui l'estate era dominata davvero dalla Corrente del Golfo, che io studiavo a scuola, e in cui credevo senza problemi. Le estati erano tutte uguali, o almeno sembra così quando sei piccolo, quando sei adolescente: altre sono le cose e le sensazioni in cui la mente è impegnata in quelle età.Ogni tanto guardo il termometro. Ogni tanto ci sono 37,5 gradi Celsius, come se casa mia avesse la febbre.
Non ho condizionatori, soltanto un umile - ed efficientissimo, ma da vicino - ventilatore verticale. Ma quando guardo quei numeri mi viene voglia di far istallare anch'io un macchinone di quelli che -
- Ho comprato 200 condizionatori - mi dice in ascensore un ragazzo che ha un impresa edile.
- Ma li istalli tu? - anniusce- Ti stai ricoprendo d'oro, allora - e sorrido a pieni denti.
Lui abbassa lo sguardo. I condizionatori deturpano i cortili e le facciate della città. Nessuno sopporta il caldo, nessuno lo sa sopportare.
A me il caldo piace, in fondo. Ci sto al sole, all'ombra, sotto il ponentino, e mi tengo tutte le sensazioni di un estate in cui, a discapito della mia stazione meteo, non piove nemmeno con un LiveEarth della danza della pioggia. Sono perplessa. Fa troppo caldo. Quest'anno nemmeno le zanzare tigre hanno resistito.
La perplessità non mi fa rosicare di meno, però. Estate o non estate, mi piacerebbe stare adesso al Campus Party, a meravigliarmi. Non è un BarCamp, ma un campus bollente di idee...
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