Non ho fortuna con i dessert delle cene di blogger
La prossima volta che si parli di BlogCena romana, noi partecipanti e/o promotori celebreremo una perfetta ecatombe di grassi cosciotti di vitelli e montoni agli dei tutti, perché Stefigno non sia bloccato da nessun incidente di nessun tipo che gli impedisca di raggiungere la nostra momentanea base. Faremo inchini e scongiuri anche perché la nostra conversazione non sia disturbata da musiche troppo forti. E faremo apparire magicamente altri sparuti e sperduti bloggers che - voglio profondamente crederci - ieri avevano smarrito la retta via.La notte rende la tangenziale una autostrada che non vorrei finire. Entra dai finestrini tutta nera. Vai, vai, non ti fermare! e s'insinua pure un'aria primaverile deliziosa. Sotto i grossi piloni dormono i fiori del parco (si, sotto la tangenziale c'è un parco!). Vado verso casa dentro un tappeto rosso di luci dei freni. Le arcate dell'acquedotto si riflettono e curvano, arancioni, sul cofano arrotondato di una Clio. Rammento tranches de vie di questa sera, tra l'aplomb inglese di Robie e l'emotività sudsoundsystem di Giovanni. Un terzo partecipante fa il ruolo del guerriero che non spreca le parole. Abbiamo passato una bella serata - anche rosicando.
- Ecco la macedonia... e la panna cotta al caramello.
- Ehm... avevo chiesto un crem caramel, non una panna cotta...
Rinuncio, ok, la mangerò. Dopo The Terrible Tiramisù, adesso la crème caramel mascherata da panna cotta-ben coperta di topping caramello-cioccolata e granella di nocciole, coreografica, anche buona, ma non lei. La prossima volta mi accontenterò di una zolletta di zucchero...
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