The prenatalizia syndrome
Appena appare il primo panettone nel discount e si comincia a parlare negli uffici di "non ne posso più del solito Natale", il traffico di Roma impazzisce. Non che ce ne siano più macchine o più furgoncini o più pizzardoni. Non succede nulla di speciale: nemmeno piove, il tempo è clemente, le nuvole favolose e la luce polare perfetta per fotografare, eppure tutti giriamo a 7000, scartando senza rispetto, strombazzando e oltrepassando le righe, sgasando e ingorgando: pedoni, motorini, autobus.Vorrei che piovesse o nevicasse e che la cosa arrivasse ad un certo parossismo, per dare forse una ragione a tutto questo agitarsi che si calmerà soltanto dopo il passaggio dei ReMagi. Vorrei essere tappata a casa per poter fare i compiti per le vacanze, cioè ripensare in chiave "piccolo pubblico blogger" le cose, importanti o no, che sono state dette e postate a LesBlogs. Lo farò, ma non subito.
Prima datemi un pezzo di pandoro... un ricciarello... dico, ma sono uve di Malaga, quelle??? Mmmh!!!
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