domenica 16 gennaio 2005

Hôtel-Dieu_2

Termometri, fazzoletti spiegazzati,
tosse, starnuti dietro ai paraventi
dei calendari fermi, compiacenti,
siam nella bolla stupefatti, sfatti.

Fuori un viavai, il cielo pennellato
di sfilacciate nuvole ci guarda,
i giorni passano, il corpo cresce un poco.
C’è qui un tempo pirogeno, staccato.

La voce prende fuoco dappertutto.
Pagine bianche, trentanove gradi,
metafore; un ossimoro volante
mi schiuma, risoluto, nelle mani.

Ah, del caffè, che non può mai mancarmi,
saper leggere i fondi… Lascio tutto.
Due sorsi d’acqua. Dormo, muto,
e che sia il domani ad ispirarmi.

<< Home