domenica 31 ottobre 2004

La vita è balorda, ma ha sempre ragione

Si, la vita è balorda, ti strapazza da tutte le parti insieme, ti fa credere che sei amato e poi non era esattamente così ma forse diverso. Le sfumature valgono come atti e dunque roba definitiva, altro che parole o gesti teatrali, sono le sfumature quelle che costruiscono e distruggono. Lì, nel territorio del non detto e del non capito, sto così a disagio che vorrei finirmi la bottiglia di moscatel e invece mi costringo ad assaporare soltanto una tazzina, non sia mai che mi trovo al ritorno i carabinieri e mi capita un controllo, sudo freddo. Mi fermo ad un baretto di Agosta e con la scusa di due paste da portare a casa mi bevo un caffè bien corsé, mentre accanto vanno e vengono bicchieri di sambuca e di whisky, qua tutti uomini a quest’ora postprandium, e riparto con la bocca bene amara. Un pensiero che mi martella, l’autostrada, desiderio di correre ancora più forte, ma ho l’autocontrollo meglio delle Mercedes, poi c’è traffico.

Balorda, che parola per definire tutte le mie incomprensioni, l’incassare e pagare di ogni gesto ed azione, i silenzi che vogliono dire tante cose ma tacciono per l’eternità. Eppure so nel fondo che non c’è alcun errore, che è tutto lineare, che tutto finirà e rimarrà ricordo, finalmente innalzato, eterno, nella mia memoria.

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