domenica 21 giugno 2009

Era uno sguardo morbido come un bacio

Li guardo, quanto spesso, e spesso senza vederli; nel traffico, tra gli scaffali dei supermercati e perfino al lavoro, quel luogo dove pochi guardano dentro gli occhi. Vedo gli sguardi e vedo in fondo agli sguardi, in quel secondo esatto s'incontrano due mondi, così vicini, in quel momento, da generare una bruciatura; vorrei fermarmi, avere un tempo extra, quel che tutti in un dato o in certi dati momenti vogliamo così intensamente. Un'infinitudine.

Per quei momenti vale, nella mia lista di cose per cui vale, anche la giornata che passa senza gloria, oppure anche la sera in cui sono abbattuta, oppure quei momenti in cui tutti da me vogliono qualcosa e mi sento sfilare il sangue dalle vene; per quei momenti va vissuta la vita. Nel pomeriggio fresco di oggi, nel addormentata lentezza delle strade di domenica, oggi mi hanno guardato, in quel tal modo; e ancora vago, insonne, per i luoghi consueti, in preda a un desiderio che non so nominare.

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