giovedì 29 giugno 2006

Graffia

La voce, come sempre affilata. Ma non più dispersa in armonie ammorbidite, pubblicitarie. Niente nouvelle cuisine dei sentimenti, qui. Nessuna concessione. Musica manesca, senza ambiguità: la chitarra scopre i denti. Mi piace molto questo andazzo, e sento dietro alla voce il possente muro dei suoi musicisti, amici, compagni di navigazione. Adesso nemmeno serve portarsi la bandiera pirata ai concerti. Si è oltre l'Equatore, dopo un anno di miscele e prove: compatti, e il suono è rotondo, perfetto. E io, una piccola parte del suo pubblico, applaudo...

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