martedì 28 febbraio 2006

To do in March


Condominio in Via Latina

Vicino casa, in mezzo a ristoranti, solarium e farmacie, c'è una di quelle cartolerie-fotocopierie piena di quaderni a fogli lisci, a righe, a quadretti, di risme di carta colorata, bigliettini per regali con i disegni miniati, carta da lettere pesante, matite con le piume e penne da dieci colori, etichette adesive ed elastici, gomme, diari e clip colorate; tutte cose che compro e poi regalo, vergognandomi di essere bambina. Qualche settimana fa troneggiava in mezzo a una vetrina una scatola di matite e gessi della Faber-Castell, con le sanguigne, il bianco purissimo e il nero carbone, e la gommapane. Oggi ho visto che ne era rimasta una sola, e non ce l'ho fatta. L'ho comprata e anche un libretto fatto con la carta marrone da pacchi, ma fine.

La mia borsa pesa di luci e ombre. La porterò anche a Palazzo Braschi, a vedere il Museo Romano e e la mostra d'Ippolito Caffi. La porterò alla GNAM per copiare una statua di Euclide giovinetto. La porterò all'Auditorium e mentre aspetto proverò a riprodurre l'incastro copertura-sostegni. La porterò alla fabbrica di cioccolato di San Lorenzo. Alla Palma al concerto di Luca. Al Centro Trasfusionale, mentre aspetto per donare il sangue. Ovunque.

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