domenica 12 giugno 2005

Sognavo di vivere in una biblioteca (o all'Auditorium)


la bibilioteca

Oggi, in preda all'ennesimo attacco di stanchezza, ho vagato per casa senza concludere niente. Fuori, tempo incerto. Dentro, K. Jarrett. E siccome un ex-fanciullo mi ha invitato a questo ballo, eccomi nel girotondo...

Che libri ho ? Risposta facile: di tutto. Mia madre racconta che a tre anni mi fermavo ovunque a "leggere" guardando tutto quello che avesse dentro delle lettere stampate (devo essere stata una bella palla quando lei aveva fretta di arrivare a casa) e non mi sono fermata più. Nella biblioteca c'è molta narrativa americana e sudamericana, saggi relativi al Settecento francese e al Medioevo europeo, libri di tecnica artistica, tragedie greche, libri del Dalai Lama. E dizionari, molti dizionari; dal primo, quello delle medie, a quelli etimologici. Tralascio la sezione dedicata ai fumetti, una passione alla quale ho rinunciato. Il tutto in spagnolo, italiano, francese, catalano.

Che libro ho comperato per ultimo ? Non me lo ricordo più. Credo la seconda parte delle Mémoires di Saint-Simon, spettatore privilegiato del regno di Luigi XIV e della Reggenza. Di solito sfrutto il prestito di libri della biblioteca aziendale, molto ricca. E siccome le mie finanze quelle che sono, faccio una wishlist per il mio compleanno o per Natale, e me li faccio regalare.

Cosa consiglio agli amici ? Dipende. Prima devo conoscere cosa leggono e se qualcosa di quello che ho o che ho letto può arricchirli e aprire un nuovo canale di comunicazione. Comunque, se l'interlocutore ha una buona curiosità culturale, lo mando dritto a leggere Dostoevskj.

Cosa sconsiglio ? Le novità. Un autore deve maturare. In genere succede come con i cd dei gruppetti che suonano un anno (bravi, spesso molto) e poi spariscono nel nulla: la prima volta ci si mette dentro moltissima energia, ed esce spesso un prodotto abbastanza buono. Ma bisogna leggere a ritroso, per me. Prima i terzi o i quarti libri, se l'autore ce la fa a scriverli. Poi il primo.

Chi chiamo in causa ? Ah, la maggior parte di quelli cui potrei invitare ad un altro giro non hanno un blog. Ma - forse Lauretta, il Capitano, Riccardo e Isabella mi vogliono raccontare le loro biblioteche? Se poi qualcuno dei miei lettori vuole partecipare, mi mandi un email e io la posto.

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