Sognavo di vivere in una biblioteca (o all'Auditorium)
la bibilioteca
Oggi, in preda all'ennesimo attacco di stanchezza, ho vagato per casa senza concludere niente. Fuori, tempo incerto. Dentro, K. Jarrett. E siccome un ex-fanciullo mi ha invitato a questo ballo, eccomi nel girotondo...
Che libri ho ? Risposta facile: di tutto. Mia madre racconta che a tre anni mi fermavo ovunque a "leggere" guardando tutto quello che avesse dentro delle lettere stampate (devo essere stata una bella palla quando lei aveva fretta di arrivare a casa) e non mi sono fermata più. Nella biblioteca c'è molta narrativa americana e sudamericana, saggi relativi al Settecento francese e al Medioevo europeo, libri di tecnica artistica, tragedie greche, libri del Dalai Lama. E dizionari, molti dizionari; dal primo, quello delle medie, a quelli etimologici. Tralascio la sezione dedicata ai fumetti, una passione alla quale ho rinunciato. Il tutto in spagnolo, italiano, francese, catalano.
Che libro ho comperato per ultimo ? Non me lo ricordo più. Credo la seconda parte delle Mémoires di Saint-Simon, spettatore privilegiato del regno di Luigi XIV e della Reggenza. Di solito sfrutto il prestito di libri della biblioteca aziendale, molto ricca. E siccome le mie finanze quelle che sono, faccio una wishlist per il mio compleanno o per Natale, e me li faccio regalare.
Cosa consiglio agli amici ? Dipende. Prima devo conoscere cosa leggono e se qualcosa di quello che ho o che ho letto può arricchirli e aprire un nuovo canale di comunicazione. Comunque, se l'interlocutore ha una buona curiosità culturale, lo mando dritto a leggere Dostoevskj.
Cosa sconsiglio ? Le novità. Un autore deve maturare. In genere succede come con i cd dei gruppetti che suonano un anno (bravi, spesso molto) e poi spariscono nel nulla: la prima volta ci si mette dentro moltissima energia, ed esce spesso un prodotto abbastanza buono. Ma bisogna leggere a ritroso, per me. Prima i terzi o i quarti libri, se l'autore ce la fa a scriverli. Poi il primo.
Chi chiamo in causa ? Ah, la maggior parte di quelli cui potrei invitare ad un altro giro non hanno un blog. Ma - forse Lauretta, il Capitano, Riccardo e Isabella mi vogliono raccontare le loro biblioteche? Se poi qualcuno dei miei lettori vuole partecipare, mi mandi un email e io la posto.
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