mercoledì 23 marzo 2005

Parlo dei blog_1

Il mio first contact con il mondo dei weblog cominciò circa nel 2003, con quello di un matematico francese al quale accesi via le pagine personali di tutti gli allievi, consultabili nel sito della Scuola nella quale aveva finito gli studi e sul cui server lavorava come tutor informatico per tutti. Già questo mi aveva colpito non poco: lo so, i programmatori informatici, i geeks, sono una razza a sé, e che utilizzassero tempo e conoscenze per una collettività medio piccola, come è quella di una scuola superiore, aprì nuovi orizzonti ai miei pensieri sul sociale e soprattutto sul mio pallino personale: la gestione del proprio tempo e della propria conoscenza in libertà. Quando aprì il suo weblog, che mi sembrò un misto tra il semplice diario emotivo ed una valvola di sfogo del suo sapere matematico, non c'era un template superelaborato, non aveva i commenti, ma un bel po' di gente lo seguiva, anche perché ad aprire le pagine del sito degli allievi, la sua era tra le poche ad essere aggiornata tutti i giorni, e questo è garanzia di serietà in un blog: la continuità. Attorno al suo weblog si è creato nel tempo un piccolo gruppo di intellettuali e non, con i quali condivide, come dicevo prima, tempo, gusti e conoscenze e, com'è anche inevitabile - un blog non è una chat, se c'è contatto di idee c'è quasi subito un bisogno di rendere reale la persona che comunica con noi - ha conosciuto molti dei suoi lettori e creato con essi dei legami affettivi di vari tipi. I commenti sono intelligenti sempre, anche perché moderati, cosa che si rende necessaria per forza appena una blog-community si consolida; ma ciò non è differente del formarsi di un gruppo di opinione qualunque, che per forza deve mantenere al suo esterno tutto ciò che può distoglierlo dalla propria, comune musica.

Dunque, cos'è un blog, per me? Un elemento scritto, di una piccola ma anche grande comunità di scrittori/lettori, nella quale persone diverse decidono di comunicare ed arricchirsi gli uni agli altri con la condivisione di idee, sentimenti e informazione. Queste persone non sono imposte, ma si sono scelte. Non si linkano e si citano per snobismo, supponenza o perché hanno un alto numero di accessi. Tutto ciò avviene perché loro lo vogliono.

(continua. Intanto, se avete qualcosa da dire in proposito, commentatela...)

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