mercoledì 16 febbraio 2005

Semiautomatico

Ci sono di quei giorni in cui nulla è sufficiente, né la musica, né il movimento delle cose, tantomeno delle persone: nulla. Ci sono di quei giorni in cui vorrei scrivere e commetto l’errore di ripassare i miei vecchi scritti, oppure tiro fuori i miei diari. Ci sono di quei giorni piatti e senza sapore, in cui tutto va avanti e cammina ben oliato, mentre io sto da qualche parte, facendo autostop per non so dove.

Lo sento appena sveglia. Il caffè sa di niente. L’acqua non ha temperatura. L’aria non ha spessore. Vedo per fotogrammi. Mi muovo senza sangue. Ma mi disegno una riga sotto gli occhi: il contatto del composto grasso mi ricorda che devo tenerli aperti. La percezione si acutizza ad un livello non intaccato dalla norma. E’ un rituale, un’offerta; e spero in un ritorno, sennò svanisco..

See you later.

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