domenica 14 novembre 2004

IsMyBlogBurning#6: la comida di mama

Beh, non ho resistito. Se si parla di mangiare, ci posso parlare.
Ecco dunque una ricetta ritardataria per la maratona di ricette di Comida.

Due sono le cose che io adoro e che voglio mia madre mi fa, quando torno a casa: una, il brodo che spiegherò per l'IMBB di Vesnuccia, un'altra los churros. Questo dolce è tipico di Madrid, capitale della Spagna, collocata sull'immenso altipiano castigliano, e dunque molti dei suoi piatti tipici si sono estesi ovunque. E' tipico delle feste di quartiere e cittadine in tutto il paese; inmmensi calderoni fumanti olio ne friggono a tonnellate di questa massa semplice, che l'olio d'oliva molto caldo rende profumata e che affogata nello zucchero e buttata nella cioccolata calda, è piacere sublime di pomeriggi freddi e colazioni famigliari.

In Spagna vendono delle speciali "macchinette" per fare i churros a casa, ma io so che voi avete sufficiente dimestichezza con la tasca per dolci come per farne a meno!!!

Per 4 persone:
1 l. di latte
4 cucchiai di sale
800 gr di farina setacciata
4 uova
Zucchero

Fare bollire latte e sale in una pentola. Al momento del bollore gettare in un colpo tutta la farina e girare energicamente per incoporarla finchè non si stacca dai bordi della pentola. Togliere dal fuoco ed aggiungere le uova intere, una alla volta. Amalgamare e fare riposare mentre si scalda una buona quantità di olio di oliva in una capace pentola per fritture. Con l'aiuto di una tasca con bocchetta a stella larga, riempita dalla miscela ottenuta, far scendere lunghi cilindri nell'olio, tagliandoli alla lunghezza desiderata (circa 12-14 cm) e friggerli finchè siano dorati. Adagiarli in un vassoio e cospargerli di tanto zucchero, mentre sono ancora caldi. Inzuppare in caffelattè o, di preferenza (è la morte loro) in un buon cioccolato a la tazza, aromatizzato alla cannella.

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