mercoledì 29 dicembre 2004

On the road_2

Scendo dal 910 all'ultimo minuto, "che per favore mi può fermare QUI?" a due passi dalla fermata e dal davanti, tutto proibito. Ma gli autisti romani sono, si sa, generosi, e dopo aver indicato ai tanti stranieri con valigette ed indirizzi scritti su pezzetti di carta l'ubicazione aprossimata delle ambasciate sparse per i Parioli, appena cominciato viale De Cubertin e apparse le sagome gobbute dell'Auditorium ha captato la mia agitazione e mi ha fermato tranquillo, permettendo la scena neorealista di una che salta dall'autobus nella strada deserta, un impermeabile rosso, il rumore del motore che si allontana, pozzanghere che riflettono il cielo. Un giro veloce ed eccomi dentro alle linee pure come pentagrammi puliti, sotto lo scuro acciaio delle volte, alla ricerca del rotolo di "On the Road", di cui parlavo il 21.

Due pompieri in visita, due addette alla vigilanza, una giornata morbidamente grigia, confusamente fredda. Esteso in una teca trasparente, protetto come un malato in rianimazione - la stanza non ha finestre, c'è un vago pezzo di jazz in sottofondo, luci soffuse - ecco il dattiloscritto. "Si può venerare così un libro, un testo?", mi chiedo mentre leggo le prime righe come se vedessi i Giotto agli Scrovegni o a Santa Croce in Firenze. Avrei cercato dopo alcuni dei miei pezzi preferiti, se nella impudente richiesta di poter fare una foto senza flash, l'addetta elegantissima non me lo avesse negato.
- Io non l'ho letto, me l'ha prestato un'amica, ho cominciato da poco.
- Lo legga.
- Queste foto, anche, sono bellissime, si vede che soffriva.
- Hmm -(
Come si può non soffrire quando si sa di stare nella bocca della storia?)
- La foto, lo sa, non posso permetteglierla, il direttore è stato chiarissimo, la carta si rovina, vede, ci sono le macchine laggiù, le vede...
- Ah, certo, le ho viste -
(ma sento benissimo il battito, sta bene)
- Ma le fotocopie, questi articoli, gliele posso dare...
- Lei l'ha letto? -
è l'altra addetta che parla, seduta davanti ad un computer, mentre i pompieri mi fissano curiosi.
- Il mio ormai è in brandelli, di quante volte l'ho letto...


Fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna Posted by Hello


Mentre scendevo a piedi la Flaminia, o piuttosto a piedi entravo in Roma da Porta del Popolo, e camminavo sotto lo sguardo delle facciate multiocra, fino al respiro di Piazza di Spagna, pensavo: "Perché non l'ho portato, come un figlio che mi ha accompagnato in tutti i vagabondaggi, per far che finalmente conoscesse suo padre?"

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